LA MANDORLA
La leggenda
Originario dell'Asia Minore, un frutto cosi' prezioso poteva avere solo origini leggendarie. Gli antichi Greci narravano che Fillide, una principessa Tracia, incontro' Acamante figlio di Teseo, sbarcato nel suo regno per una sosta durante la navigazione verso Troia. I due giovani si innamorarono perdutamente, ma Acamante fu costretto a proseguire con gli Achei per combattere nella guerra di Troia. La giovane principessa, dopo dieci anni di guerra, non vedendolo tornare con le navi vittoriose si lascio' morire per la disperazione. La dea Atena commossa da questa struggente storia d'amore decise di trasformare Fillide in uno splendido albero di mandorlo. Acamante in realta' non era morto e quando seppe che Fillide era stata trasformata in albero abbraccio' la pianta che, per ricambiare le carezze fece prorompere dai suoi nudi rami, fiori invece di foglie. Questo abbraccio continua ogni anno, quando i fiori del mandorlo annunciano la primavera.
Breve cenno storico
Fin dall'antichita' si diffuse nei paesi del Mediterraneo, in Asia e in Africa, per la sua bellezza e soprattutto per il suo prezioso seme: la mandorla. Sbarco' in Sicilia con i Fenici e poi nella Magna Grecia dove nelle colonie si diffuse l'uso della mandorla nella cucina. Nel Medioevo l'olio di mandorla sostituiva spesso il piu' costoso olio d'oliva, e i ricchi banchetti rinascimentali si concludevano immancabilmente con dolci alle mandorle. Anche Boccaccio si lascio' sedurre dalla mandorla e nel Decamerone racconta di una casa di marzapane, zucchero e mandorle.
La pianta
Il mandorlo (prunus amygdalus), nelle due varieta' a mandorle dolci o amare, appartiene alla famiglia delle Rosacee. Ne venivano coltivate circa 752 tipi. Di essa nulla veniva perduto: la legna della potatura serviva per alimentare forni di cottura del pane, il mallo esterno veniva lavorato per ottenere il sapone, e il guscio per bruciare nei bracieri in casa. All'inizio del secolo scorso la provincia di Agrigento era il primo produttore mondiale e la mandorla rappresentava la principale fonte di reddito.
Il frutto
Il frutto, formato da un involucro verde-grigiastro, contiene il nocciolo con all'interno uno o due semi appiattiti, cioe' la mandorla, che si rivela un prezioso concentrato di principi nutritivi. Ricca in grassi insaturi, vitamina A, B ed E, protidi, emulsina, sali minerali, amidi, potassio, ferro, fosforo e calcio. Tradizionalmente la mandorla dolce e' piu' usata in cucina e trionfa in pasticceria, per i famosi confetti, i torroni, l'enorme varieta' dei dolci di pasta di mandorla, gli amaretti e anche bibite come l'orzata. Le vengono attribuite proprietà, oltre che energetiche, lassative e purgative, e a questo proposito uno dei rimedi piu' antichi e' il latte di mandorle, rinfrescante dell'intestino e della vescica, calmante per la tosse. In alcuni testi di medicina naturale la mandorla e' indicata come antidepressivo naturale per l'effetto che avrebbe sul sistema nervoso. Nelle mandorle amare l'uso alimentare e' ridotto per la presenza dell'amigdalina, un glucoside che si trasforma facilmente nel tossico acido cianidrico. Per questo motivo, e perché meno costose, sono usate di piu' in medicina, profumeria e in cosmetica. L'olio di mandorle, estratto a freddo da entrambe le varietà, e' costituito soprattutto da gliceridi dell'acido oleico e linoleico, non contiene acido cianidrico, non irrita la pelle e viene utilizzato per la pulizia della cute sensibile e per il trattamento delle pelli secche e arrossate.
I valori nutrizionali
Come tutti i semi oleaginosi le mandorle hanno un alto contenuto calorico, pari a circa 500-600 kcal/100g e sono costituite dal 50% in lipidi. Vanno quindi consumate con parsimonia se si teme il sovrappeso e le patologie ad esso correlate. La mandorla dolce contiene dai 18 ai 22 gr di proteine, 54-55 gr di grassi (in larga parte insaturi), 19-20 gr di carboidrati e circa 12 gr di fibre. La vitamina E è dai 23,6 ai 26 mg su 100 gr di prodotto edibile. Il minerale più rappresentato nella mandorla è il magnesio (100 gr di mandorle sgusciate ne contengono 270 mg circa). Il ferro è circa 3 mg, il calcio 220 mg.